Per inaugurare la categoria riguardante i segnali radio più “famosi”, strani e misteriosi, non si può non iniziare da UVB-76

Siamo nel 1973, anno in cui esce The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, anno dell’inizio dello scandalo Watergate, che coinvolge il presidente USA Richard Nixon, mentre in Unione Sovietica, la presidenza è di Brežnev.
Siamo quindi in piena guerra fredda, epoca d’oro per i segnali “strani” in radio.
Tra i tanti disturbi e messaggi cifrati per gli agenti segreti, i radioamatori occidentali, specie quelli Europei, iniziano a sentire su 4625 kHz uno strano ronzio intermittente, per la precisione, circa 25 ronzii al minuto che durano circa 1,2 secondi l’uno, intervallati da una pausa di 1 secondo e poco più.

Si tratta di UVB-76, per gli amici “The Buzzer”, presenza fissa nella banda radio delle HF, da decenni enigma e fascino per tutti i radioascoltatori e radioamatori.
La stazione dal 1973 trasmette quasi ininterrottamente tutti i giorni.
Il Nominativo UVB-76 (in cirillico УВБ-76) in realtà non è ufficiale, vari radioamatori e radioascoltatori hanno iniziato a chiamarla così per via di alcuni messaggi vocali in codice che ogni tanto interrompono il ronzio e che fino al 2010 iniziavano con quella sigla, facendo intuire una sorta di callsign.
I numerosi tentativi di identificare il sito delle trasmissioni, tramite triangolazione da radioascoltatori di tutta Europa con antenne direttive, prima del 2010, portavano ad una misteriosa installazione persa tra gli alberi vicino a Povarovo, nei dintorni di Mosca.
Il sito è stato esplorato pochi anni fa e risulta abbandonato e fatiscente.

Dal 2010 ad oggi le cose sono cambiate, secondo alcune dichiarazioni di fonti, rimaste anonime, confermate sempre dalle triangolazioni dei radioascoltatori, i siti di trasmissione del segnale sono più di uno.
Pare siano tutte installazioni militari con antenne adatte, ma il suono, il classico ronzio, verrebbe generato meccanicamente con le vecchie apparecchiature originali, a San Pietroburgo, in un ufficio amministrativo militare che si occupa di comunicazioni delle divisoni militari dell’ovest.
Il suono verrebbe poi mandato via telefono alle stazioni trasmittenti, una vicino a San Pietroburgo e una a 10km da Mosca.
Questa tesi può essere confermata anche dal fatto che, ogni tanto, il classico ronzio si guasta, fermandosi o cambiando tono, oppure dalla presenza di fruscii e voci in sottofondo.
Anni fa mi capitò di sentire il ronzio calare di tono fino a scomparire, per poi ricominciare diversi minuti dopo.
I messaggi vocali che interrompono il ronzio, iniziati nel 2017, sono una serie di numeri e lettere in alfabeto fonetico russo, diverso dal classico alfabeto NATO (per intenderci Alpha Bravo Charlie Delta Echo ecc ecc… Che in russo diventa Anna Boris Vasily Grigory Dimitri… ecc ecc).
La natura e lo scopo di questa stazione, in ogni caso, restano un mistero, anche se, in questi anni di interventi militari russi, i messaggi vocali si sono moltiplicati.
Capita anche che ci sia qualche azione di disturbo del segnale, in termine tecnico Jamming.
Nei primi mesi di intervento in Siria, per esempio, comparve un segnale uguale sulla frequenza 6998 kHz, e spesso, la stazione trasmetteva anche messaggi in codice in alfabeto Morse.
La stazione è più viva che mai, da qualche giorno, uno strano fruscio, simile ad una trasmissione dati digitale, ogni tanto, precede il classico ronzio.
Vi lascio con una registrazione mia di oggi pomeriggio 02-12-2018, come si presentava UVB-76!