I temporali, si sa, sono rumorosi. Il frastuono, udibile anche a decine di km, è provocato dalle potentissime scariche elettriche che, scaldando a temperature molto elevate l’aria circostante in tempi brevissimi, provocano una forte dilatazione ad alta velocità. Questa dilatazione improvvisa, provoca potenti onde sonore e così noi udiamo il classico frastuono del tuono, che arriva dopo il bagliore, dal momento che il suono viaggia a velocità molto più ridotte rispetto a quelle della luce.
Radio e fulmini
Come intuibile, il rapporto tra radioamatori e temporali, non è tra i più idilliaci. I fulmini sono pericolosi e se non si dispone di sistemi adeguati per proteggere antenne e apparecchiature, può diventare una faccenda molto seria. Le antenne sono oggetti molto amati dai temporali, ma se il temporale si trova a migliaia di km di distanza?
Le scariche elettriche atmosferiche, generano onde radio che si propagano nell’atmosfera e viaggiano anche a migliaia di km dal punto di origine, dando vita a una serie di interferenze rilevabili a varie frequenze. Nelle HF, il fenomeno è molto sentito e in caso di forti temporali sparsi, può disturbare e rendere difficile la ricezione di molti segnali. A frequenze ancora più basse, i temporali sparsi per tutto il globo, producono effetti molto particolari, chiamati whistlers, tweeks, o sferics.
Le righe orizzontali presenti al centro dell’immagine, sono i disturbi generati nelle HF, da una serie di temporali al largo della Sicilia, la sera del 4 Febbraio 2019. La mia stazione si trova in Emilia-Romagna.
Per radio, i temporali, si sentono come dei fastidiosi scoppiettii che momentaneamente possono anche saturare il ricevitore e quindi renderlo per qualche istante “sordo”. In questo video, girato la sera del 4 Febbraio, come l’immagine sopra, si sente bene il disturbo generato da una serie di temporali presenti sul Mediterraneo, tra Sicilia, Grecia e Libia
Mappa delle fulminazioni nei minuti del videoImmagine satellitare a infrarossi del sistema nuvoloso temporalesco
La mia stazione radio si trova a quasi 1000 km dai temporali, ma i fulmini erano in grado di saturare il mio ricevitore. Questo rende l’idea della potenza di questi pericolosi ma affascinanti fenomeni.